Spiritualità Eliano – Mariana

SPIRITUALITA’

MARIANA – ELIANA

                                                                

Fiore del Carmelo,

vite fiorita

splendore

del cielo

vergine purissima

singolare

Madre mite

ai carmelitani

da protezione,

stella del mare

 

 

 

 

 

MARIA SANTISSIMA

Gli Eremiti del Monte Carmelo dedicano a Maria il loro oratorio.

Essa diviene così la Signora del Luogo, Patrona assoluta di coloro che abitano nel piccolo eremo. Restano legati a Lei da venerazione, culto, patto di fedeltà, vincolati al suo servizio come “servi della gleba” secondo la mentalità feudale di allora. Da qui il titolo di “ Fratelli della B.V. Maria del Monte Carmelo”. Maria, che è per tutti i cristiani, il modello perfetto di “Sequela Christi”, lo è in modo ancora più particolare per i carmelitani. Essa diventa la sorella che vive con loro, comunica loro l’atteggiamento saggio e meditativo, la Donna provvida, il Fiore del Carmelo, la vigna fiorita, la stella del mare, la Bellezza del Carmelo. Da lei ereditano particolarmente l’ascolto orante della Parola e il desiderio continuo della purezza di cuore, inteso come spazio libero alla grazia di Dio.

     La visione di San Simone Stock e lo scapolare
Secondo la tradizione, San Simone Stock, vissuto nel secolo XIII, riceve una visione della Madonna che , portando lo scapolare nella mano gli dice : “ questo è un segno di salvezza per te e per i tuoi fratelli; coloro che moriranno rivestiti di esso saranno salvi”. Maria SS. promette la salvezza eterna al santo e a quanti indosseranno con devozione questo segno di appartenenza a Lei

Lo scapolare è un sacramentale, segno di aggregazione alla famiglia del Carmelo, dove Maria si prende cura totale della persona, nell ’anima e nel corpo, per il tempo e nell’eternità; è segno di consacrazione a Maria che protegge con il suo manto materno e suoi figli che a Lei si rivolgono. Chi lo indossa è chiamato a vivere in profondità questa appartenenza Maria, in un cammino di purificazione del cuore e di accoglienza della grazia di Dio, proprio a somiglianza della Madre di Dio.

stemma carmelitano                          

Sorse Elia Profeta, simile al fuoco; la su parola bruciava come fiaccola.Elia Profeta

Per comando del Signore chiuse il cielo, fece scendere così tre volte il fuoco.

Come ti rendesti famoso, Elia con i tuoi prodigi. E chi può vantarsi di esserti uguale?

Sentisti sul Sinai rimproveri, sull’Oreb sentenze di vendetta.

Ungesti re come vindici e profeti come tuoi successori.

Fosti assunto in un turbine di fuoco su un carro di cavalli di fuoco,

designato a rimproverare i tempi futuri ,per placare l’ira prima che divampi,

per ricondurre il cuore dei padri verso i figli e ristabilire le tribù di Giacobbe.

Beati coloro che ti videro e che si sono addormentati nell’amore! P

oiché anche noi vivremo certamente.

(Siracide 48,1-11)

 

  

SANT’ELIA PROFETA

Sul Monte Carmelo i primi Carmelitani si riunirono insieme presso la Fonte, che veniva chiamata Fonte di Elia, perché ricollegata alla figura del grande Profeta di Jahvé; tale fonte contribuiva a mantenere viva e devota la memoria di lui, non solo perché si credeva che egli avesse abitato in quella parte del monte, ma specialmente perché Elia veniva considerato come modello della vita in solitudine; anche i Padri della Chiesa vedono in Elia l’iniziatore (insieme a Giovanni Battista) della vita eremitica. Così i carmelitani assumono da Elia la ricerca del Volto di Dio nella solitudine e nella preghiera.

 aLo stemma ed Elia

Lo Stemma dell’Ordine si racchiude essenzialmente in una montagna e tre stelle:è il riassunto di una appartenenza, l’indicazione di un cammino. Il Monte, simbolo caro ai carmelitani, rappresenta il cammino di ascesi che il carmelitano è chiamato a fare per raggiungere l’incontro con il Signore. Le tre stelle sono Maria Eliseo ed Elia, guide spirituali e modelli insostituibili di docilità all’ascolto orante della Parola ( Maria), di discepolato e sequela incondizionata (Eliseo), di ricerca orante del Volto di Dio (Elia). Il tutto è sovrastato dalla spada di fuoco del grande profeta che sul Monte Carmelo uccide i profeti di Baal, per restaurare il culto all’unico vero Dio di Israele. La sua frase “Ardo di Zelo per il Signore Dio degli eserciti”, diviene la confessione di ogni carmelitano che non ammette nel suo cuore altri dei all’infuori del Signore e che ingaggia un lotta continua con se stesso affinché nella purezza del cuore possa sperimentare già qui in terra l’intimità con Dio e il suo amore divino

 

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Maria ed Elia

Leggiamo nel libro dei Re che Elia si recò alla cima del Monte Carmelo; disse al ragazzo “Vieni qui e guarda verso il mare”; quegli andò, guardò e la settima volta riferì “Ecco una nuvoletta, come una mano d’uomo, sale dal mare…Subito il cielo si oscurò per le nubi e per il vento; la pioggia cadde a dirotto”. (1 Re 18,42-45)

Dio rivelò ad Elia che una bambina, cioè la Beata Maria, significata in quella nuvoletta e piccola come questa per l’umiltà, sarebbe nata dalla natura peccatrice, designata dal mare, ma sarebbe stata monda da ogni peccato, come quella nuvoletta sorta dal mare amaro, ma priva di qualsiasi amarezza. Infatti, sebbene quella nuvoletta fosse in origine della stessa natura del mare, ebbe tuttavia qualità e proprietà diverse, perché l’acqua del mare è pesante ed amara, mentre quella nuvoletta era leggera e dolce. “Quindi il cielo si oscurò per le nubi e il vento”, perché la potenza dell’Altissimo ” stese la sua ombra” su quella Vergine (Lc 1,35) ” E la pioggia cadde a dirotto” poiché come dice l’evangelista Giovanni, il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di Unigenito dal Padre…Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia (Gv 1,14-16)